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Coltivazione Lavanda

Coltivazione Lavanda

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coltivazione lavanda per diversi usiLa lavanda, il cui nome scientifico “Lavandula angustifolia Miller”, è una pianta alta tra i 100-120 cm. Essa è formata da foglie verdi con forma allungata e stretta e da tanti fiori molto piccoli di un color violetto, riuniti in spighe. Le sue caratteristiche la rendono una pianta speciale e bella, ma soprattutto unica grazie al suo profumo aromatico. Questa pianta oltre al suo profumo e ai suoi pregi estetici, può essere utilizzata per altri svariati scopi. Se hai della lavanda o stai pensando di piantarla, allora ti suggerisco alcuni spunti su come utilizzarla.

In questo articolo vi verranno presentate alcune tipologie di lavanda insieme alle loro caratteristiche e proprietà e potrai trovare alcune informazioni riguardo alla coltivazione Lavanda.

 

Coltivazione Lavanda: tipi di lavanda da giardino e le sue caratteristiche

coltivazione lavanda per scopi estetici

 

La pianta di lavanda è un arbusto che cresce in posti soleggiati ed è facile da coltivare. Se non avete abbastanza spazio a disposizione, o non avete un giardino potete tranquillamente piantarla in un vasetto. Ha origini da paesi che si affacciano sul Mediterraneo e in natura esistono diverse tipologie di lavanda, che si distinguono per il tempo di fioritura, per il colore, la forma e la dimensione della pianta. Non si tratta solo di una pianta molto bella e profumata, ma presenta delle proprietà speciali così da essere utilizzata per la produzione di oli essenziali e saponi, per la cura del proprio benessere, per la creazione di candele profumate, utilizzata in cucina oppure semplicemente utilizzata per la profumazione del nostro armadio, casa, ecc. Come abbiamo già detto esistono davvero tante varietà di questa pianta e in seguito ti verranno presentate tre tipologie che potresti utilizzare per coltivazione lavanda.

 

Coltivazione Lavanda: Lavanda Selvatica, Lavanda Officinalis e Lavanda Latifolia

tipi di lavanda

Lavanda Selvatica, è un tipo di pianta che si adatta molto bene alle coltivazioni da giardino ed è tipica della vegetazione mediterranea. La sua fioritura varia dal clima, in genere, va da gennaio a giugno. È tra le varietà più profumate di tutte, infatti, ne vengono estratti oli essenziali. Una delle caratteristiche più importanti è che presenta dei benefici come: ottimo digestivo, calmante per le vie respiratorie e cicatrizzante.

Lavanda Officinalis (Officinale), è tra le classiche pianta di lavanda che possiamo trovare ed è anche essa tipica della vegetazione mediterranea. Inconfondibile per la sua fioritura profumata e ornamentale, è caratterizzata anche da arbusti sempre verdi. La fioritura avviene in estate e produce dei fiori di un colore tra il lilla e il viola. Essendo una pianta mediterranea, è molto resistente alle temperature calde e afose, ma non sopporta le temperature molto rigide, al di sotto dello 0. Questa pianta presenta dei benefici per il proprio benessere, infatti, viene utilizzata anche per combattere infiammazioni intestinali o cistiti attraverso le lavande vaginali.

Lavanda Latifolia, è definita come una pianta sempre verde e si distingue dalla lavanda Officinalis per le sue foglie strette. I suoi fiori tendono ad essere di un colore blu e sono intensamente profumati e il suo habitat ideale è caratterizzato da un terreno ricco di sostanze organiche con un clima temperato. Quando si raccoglie la Lavanda Latifolia? Il momento ideale per la raccolta di questa pianta è in estate, prima della sua fioritura e può essere potata alla fine dell’inverno. Anche questa varietà di lavanda offre delle proprietà utili come: antibatterica, attenua gli spasmi muscolari, favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali e regola il flusso mestruale.

Coltivazione Lavanda: Lavanda quando piantarla

È una pianta facilmente coltivabile e molto resistente sia alle temperature gelide e soprattutto calde, essa è geneticamente una pianta molto forte e non necessita di molti elementi nutritivi. Abbiamo già detto che esistono molte varietà di Lavanda e presentano ovviamente delle differenze biologiche, bisogna quindi saper scegliere con cura la varietà in base al terreno, all’altitudine e al tipo di produzione che si vuole attuare.

semi di lavanda

 

Per procedere alla coltivazione lavanda, possiamo effettuarla attraverso piantagione dei semi di lavanda oppure attraverso la talea. Per quanto riguarda la riproduzione attraverso la semina, bisogna considerare il fatto che ci vorrà più tempo per far germogliare la pianta. La coltivazione è una tecnica più lunga e deve essere effettuata su un terreno umido e tenerlo tale finché non saranno germogliati i semi. Un’altra alternativa è procedere attraverso la talea, è una tecnica per la riproduzione della pianta che viene effettuata attraverso un ramo della pianta madre ed è una tecnica molto più rapida rispetto alla semina. In questo caso bisognerebbe prendere un rametto lungo almeno 10 cm e con minimo tre foglie e successivamente metterlo in un vasetto con terriccio misto e successivamente annaffiarlo regolarmente.

Coltivazione Lavanda: raccogliere ed essiccare la lavanda

Sono tanti i motivi per utilizzare questo bellissimo e profumato fiore come: pianta ornamentale, per ricavare degli olii essenziali, come pianta officinale, ma anche semplicemente per regalare un profumo molto gradevole nella nostra casa.

Dopo aver indicato le diverse fasi della coltivazione, ora ci dedichiamo alle ultime fasi e spigare quando si raccoglie la lavanda, cioè quando è pronta per essere essiccata. Le fasi di raccolta, essicazione e conservazione dei fiori saranno molto importanti per godere del suo profumo!

quando si raccoglie la lavanda

Il periodo migliore per la raccolta della lavanda è nei mesi di luglio e agosto, precisamente il miglior momento è raccogliere gli steli quando sono pieni di boccioli, cioè prima che si schiudano. Andiamo a scegliere i fiori più freschi e che presentano un colore più acceso.

Una volta raccolti tutti gli steli, andremo a sciacquare gli steli raccolti sotto l’acqua in modo tale da rimuovere eventuali parassiti presenti, e successivamente tamponarli ed asciugarli per bene.

Dopo aver effettuato questi passaggi, andremo ad appenderli a testa in giù e lasciarli in un luogo ombreggiato. È molto importante essiccare la lavanda in un luogo buio e asciutto, in modo tale da mantenere il suo colore. In questo caso, l’essiccazione della lavanda può richiedere alcune settimane.

Se vogliamo invece optare per un metodo di essiccazione più rapido, possiamo lasciare gli steli raccolti al sole per qualche giorno. Questo metodo risulta più rapido, ma l’esposizione al sole rischierebbe di schiarire il colore dei fiori.

Terminate queste fasi, la nostra lavanda essiccata è pronta per essere utilizzata. È importante conservarla in un luogo fresco, così da preservare il sapore e il profumo dei fiori. La conservazione della lavanda essiccata è molto importante così da permettere di mantenersi per mesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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