L’altra volta abbiamo approfondito l’argomento sulle piante sempreverdi e inoltre, abbiamo accennato la principale caratteristica che le differenzia dalle piante caducifoglie, ovvero: il mantenimento delle foglie durante le temperature più rigide.
Quindi con il termine caducifoglie, intendiamo tutti gli esseri vegetali che durante la stagione invernare perdono le foglie. Generalmente, si tratta di piante robuste e solide che necessitano di un terreno compatto, drenante e argilloso.
Elementi da considerare prima di piantare alberi caducifoglie
Prima di passare alla coltivazione, è necessario prendere in considerazione lo studio delle caratteristiche del terreno e successivamente fornire delle valutazioni; in alcuni casi, è necessario aggiungere elementi come fosforo, calcio, magnesio per ottenere il giusto terreno. Successivamente, il seme viene lavorato e poi piantato nel terreno durante il periodo d’inverno. La pacciamatura rappresenta l’ultima fase della coltivazione, utile per proteggere la superfice.
Quali sono gli alberi caducifoglie?
Caratteristica principale dell’albero caducifoglie
È molto facile riconoscere un albero caducifoglie dal fatto che è caratterizzato dalla perdita delle foglie durante i mesi autunnali e invernali, rimanendo così tutto spoglio.
Perché avviene questo?
Durante i periodi rigidi, gli alberi affrontano un periodo di riposo vegetativo (le funzionalità delle piante rallentano) e lascia cadere le foglie in modo naturale per non sprecare le risorse necessarie per la loro sopravvivenza.
Quali sono gli alberi caducifoglie?
Conosciamo velocemente alcune specie di alberi caducifoglie
Esistono svariate specie di alberi caducifoglie, e tra i più noti troviamo: il castagno, la betulla, l’acero,
-il castagno: una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae, e presente in Italia con foglie lucide e dal colore verde. Questa pianta è situata in ambienti con terreni profondi e ricchi di sostanze nutritive e con un clima temperato;
-la betulla: una pianta appartenente alla famiglia delle Betulacee, diffusa anche in Italia (betulla pendula). Le sue caratteristiche principali sono: esposizione alla luce del sole, suolo umido e ben drenato, e suolo acido, subacido o neutro.
-l’acero: una pianta appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. Questa specie è caratterizzata da grandi foglie e dimensioni (può raggiungere 30-40 metri) e necessita di climi e terreni freschi con una buona esposizione della luce;
-la robinia: una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae e utilizzata maggiormente per scopi ornamentali. Questa pianta richiede un terreno asciutto, sabbioso e ben drenato;
-il cerro: appartiene alla famiglia delle Fagaceae una pianta che può raggiugere i 35m di altezza. Questa specie riesce a resistere a temperature rigide e si adatta facilmente in ambienti collinari e di montagna.
-il larice: appartiene alla famiglia delle Pinaceae ed è uno degli alberi secolari più apprezzati. La specie si trova in ambienti montuosi con temperature rigide ed estati fresche.
